Cappella di San Rocco
La Cappella di San Rocco viene descritta a fine Settecento, come ultimata e in ordine: nel 1778, durante una visita pastorale alla comunità ceresolina, Monsignor ottavio Pochettini, Vescovo di Ivrea, attesta l'esistenza della cappella ad aula unica, voltata ed imbiancata, con pavimento in legno.
Una caratteristica particolare di questo edificio sembra essere la presenza di reliquie, in particolare di San Venerando e Santa Gioconda, munite di documento di autentificazione.
L'edificio mantiene ancora l'aspetto Settecentesco, non essendo stato interessato da pesanti ristrutturazioni, e all'interno conserva l'icona con la Vergine, San Rocco e San Sebastiano: purtroppo l'insieme è in precario stato di conservazione.
La parete del presbiterioè ornata da una pala raffigurante la Vergine con il Bambino, San Rocco e San Sebastiano, di autore piemontese, mentre nella parte centrale della facciata troviamo una immagine simile. La cappella conserva 15 quadretti con i misteri del Rosrio, ricavati da vecchie litografie con didascalie in francese e spagnolo.