Impianti idroelettrici: Centrale di Villa
L'idea di produrre energia a Ceresole Reale risale al 1917 quando l'allora Azienda Elettrica Municipale presentò un progetto di sfruttamento delle risorse idriche dell'intera Valle Orco.
Nell'ottobre 1921 giunge da Roma notizia della promulgazione del Regio Decreto che rende operative le decisioni del Consiglio Superiore delle Acque in merito all'approvazione del progetto presentato dal Comune di Torisno attraverso l'AEM.
I lavori della rete di impianti inizieranno ufficialmente il 22 luglio 1925, per concludersi negli anni '70 seguendo l'originario progetto presentato dall'Ingegner Clemente Bornati.
Dopo la realizzazione degli invasi del Serrù e dell'Agnel viene completata la centrale idroelettrica di Villa, costruita parzialmente in caverna a quota 1576 metri, immediatamente a monte del lago di Ceresole
I lavori della rete di impianti inizieranno ufficialmente il 22 luglio 1925, per concludersi negli anni '70 seguendo l'originario progetto presentato dall'Ingegner Clemente Bornati.
Dopo la realizzazione degli invasi del Serrù e dell'Agnel viene completata la centrale idroelettrica di Villa, costruita parzialmente in caverna a quota 1576 metri, immediatamente a monte del lago di Ceresole
La centrale era dotata di due turbine Pelton da 17.700 kW e da un alternatore da 42 KWA, con una producibilità attesa di 75 milioni di chilowattora all'anno: numeri notevoli per quegli anni.
Nel 2004 vengono avviati i lavori di potenziamento della centrale che passerà a 40 MW: vengono sostituite le turbine, viene installato un nuovo alternatore da 50 MVA.
Un canale di 220 metri restituisce le acque nel lago di Ceresole, in corrispondenza dell'immissione del torrente orco.