Impianti idroelettrici: diga del Serrù
L'idea di produrre energia a Ceresole Reale risale al 1917 quando l'allora Azienda Elettrica Municipale presentò un progetto di sfruttamento delle risorse idriche dell'intera Valle Orco.
Nell'ottobre 1921 giunge da Roma notizia della promulgazione del Regio Decreto che rende operative le decisioni del Consiglio Superiore delle Acque in merito all'approvazione del progetto presentato dal Comune di Torisno attraverso l'AEM.
I lavori della rete di impianti inizieranno ufficialmente il 22 luglio 1925, per concludersi negli anni '70 seguendo l'originario progetto presentato dall'Ingegner Clemente Bornati.
I lavori della rete di impianti inizieranno ufficialmente il 22 luglio 1925, per concludersi negli anni '70 seguendo l'originario progetto presentato dall'Ingegner Clemente Bornati.
I lavori per la realizzazione della seconda diga, previsti ad inizio anni '40 furono rinviati a causa dello scoppio della guerra, ed iniziarono nel 1946. Il 1951 vede la realizazione di un invaso a 2276 metri di quota, con una capienza di 14 milioni di metri cubi e una superficie di quasi 20 km quadrati.
Tra il 1958 e il 1962 viene realizzato anche il canale di collegamento con l'invaso dell'Agnel, una galleria a pelo libero lunga circa 759 metri.
La diga è a gravità, ad andamento rettilineo, in muratura di pietrame e malta di cemento (volume della muratura pari a 116)000 metri cubi; il coronamento si sviluppa per 328 metri e si trova a 43 metri dal piano di fondazione.
Dal lago parte una galleria circolare in pressione, lunga 7458 metri e con un diametro di 2,8 metri, che con una pendenza dello 0,2% porta l'acqua al pozzo piezometrico e da qui, attraverso una condotta forzata lunga 1096 metri che sfrutta un salto di circa 700 metri, giunge alla Centrale di Villa.